Con ordinanza interlocutoria del 21 novembre 2023, n. 32287, la Corte di Cassazione, Terza Sezione civile, ravvisando orientamenti giurisprudenziali non univoci sulla questione del perfezionamento o meno della notificazione nel caso di mancata consegna del messaggio di PEC per “casella piena” integrando essa una questione di massima di particolare importanza (“involgendo i presupposti stessi del funzionamento delle modalità di notificazione coi i nuovi e generalizzati strumenti tecnologici in ogni ambito processuale”), rimetteva gli atti al Primo Presidente ai sensi dell’ art. 374 c.p.c.; a seguito di ciò le Sezioni Unite della Suprema Corte, con l’ordinanza 5 novembre 2024, n. 12449, si sono espresse come di seguito.
Vengono succintamente analizzate le modifiche interessanti l’iter procedurale del concordato preventivo disciplinato dal codice della crisi e dell’insolvenza come risultanti dall’intervento correttivo ad opera del D.Lgs. 13 settembre 2024 n. 136, differenziando le emende di natura meramente formale dalle ulteriori aventi incidenza sostanziale.
La L. 14 novembre 2024, n. 166 (G.U. n. 267 del 14 novembre 2024) di conversione del D.L. 16 settembre 2024 n. 131 ha apportato poche modifiche al decreto d’urgenza che ha introdotto l’obbligo della comunicazione del diritto di informare dell’applicazione di una misura cautelare custodiale o del fermo o dell’arresto un familiare o altra persona di fiducia e garanzie procedurali nel processo minorile.
Il segno figurativo costituito dalla frase «RUSSIAN WARSHIP, GO F**K YOURSELF» in russo e in inglese non può essere registrato come marchio dell'Unione europea: la frase, divenuta ormai un simbolo riconosciuto della lotta dell'Ucraina contro l'aggressione russa, riprende un grido di guerra emesso da una guardia di frontiera ucraina sull’Isola dei serpenti (Snake Island) il 24 febbraio 2022, primo giorno dell’invasione russa su larga scala dell’Ucraina. Il Tribunale Ue ha ritenuto che la frase non sia percepita come l'indicazione di un'origine commerciale e, pertanto, con la sentenza 13 novembre 2024 nella causa T-82/24, ha respinto il ricorso dell’Amministrazione della guardia di frontiera dell’Ucraina, volto ad annullare la decisione della Prima commissione di ricorso dell’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) del 1º dicembre 2023 (procedimento R 438/2023-1).
Viola i doveri di dignità, decoro e correttezza stabiliti dagli articoli 9 e 63 del Codice Deontologico Forense l’avvocato che adotti comportamenti inappropriati, anche al di fuori dell’attività professionale, soprattutto in ambito familiare. La sentenza, Cass. civ., Sez. Unite, Sent., (data ud. 22/10/2024) 04/11/2024, n. 28322, riguarda un avvocato sottoposto a procedimento disciplinare per l’uso di espressioni offensive e comportamenti molesti nei confronti della moglie, oltre alla mancata osservanza di obblighi alimentari verso il figlio. La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso, confermando la sanzione della censura e ribadendo la discrezionalità degli organi disciplinari nella valutazione delle condotte e delle sanzioni, nonché l’adeguatezza delle garanzie procedurali offerte al ricorrente.
La madre chiede al Tribunale l’affidamento esclusivo, per irreperibilità e disinteresse del padre (che non si costituisce in giudizio), nonché chiede un contributo per il mantenimento del figlio. Il Tribunale accoglie la domanda, conferendo alla madre il potere di adottare da sola ogni decisione relativa al figlio, sospendendo la frequentazione libera da parte del padre e ponendo a carico dello stesso l’obbligo di corrispondere mensilmente la somma di euro 300,00, quale suo contributo per il mantenimento della prole. Lo stabilisce il Tribunale di Livorno, sentenza 29 ottobre 2024, n. 1089.
Al fine di limitare l’ostensibilità degli atti e dei documenti tecnici relativi ai segreti tecnici e commerciali, non è sufficiente affermare che gli atti e i documenti in questione attengano al c.d. know how, ma è necessario che sussista una particolare informazione suscettibile di sfruttamento economico che presenti effettivi e comprovabili caratteri di segretezza oggettiva e soggettiva. Lo ha stabilito il Tar Lazio, con ordinanza n. 17079, pubblicata il 2 ottobre 2024.
Qualora il notaio ricevente un atto soggetto a trascrizione debba curare che questa venga eseguita nel più breve tempo possibile, spetta al prudente apprezzamento del giudice del merito, individuare il termine di tale adempimento e stabilire se l’indugio frapposto dal professionista lo renda responsabile verso il cliente. Di talché, secondo quanto statuito dalla Cassazione nell’ordinanza n. 24662/2024, si deve escludere tale responsabilità se, in virtù di un ragionamento giuridico controfattuale, occorre valorizzare l’autonoma incidenza causale dell’iscrizione ipotecaria intervenuta - nella specie - appena due giorni dopo la stipula dell’atto e prima della sua trascrizione.
Il secondo correttivo al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 136/2024) interviene sul concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio, già introdotto nell’ordinamento italiano dal D.l. n. 118 del 2018, innestando talune innovazioni in tema di procedimento per il giudizio di omologa, nonché con lo scopo di correggere alcune norme e chiarire i dubbi interpretativi che erano stati sollevati dagli operatori in sede di prima applicazione dell’istituto.
Con sentenza n. 28920/2024, la Corte di Cassazione prima sezione civile si è pronunciata sul ricorso proposto dal Garante per la protezione dei dati personali avverso la sentenza pronunciata dal Tribunale di Massa Carrara avente ad oggetto l’illecito trattamento di dati personali.
Con la sentenza 14 novembre 2024, n. 179, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 34, comma 2, c.p.p., “nella parte in cui non prevede che non può partecipare al giudizio il giudice dell’udienza di comparizione predibattimentale nel caso previsto dall’art. 554-ter, comma 3, c.p.p.”, e, in via consequenziale, anche “nella parte in cui non prevede che non può partecipare al giudizio il giudice dell’udienza di comparizione predibattimentale anche nel caso previsto dall’art. 554-quater, comma 3, c.p.p.”.
La Cassazione ha ribadito la validità delle clausole dell'accordo di separazione che, nel quadro della complessiva regolamentazione dei rapporti fra i coniugi, prevedano il trasferimento di beni immobili sul rilievo che dette clausole costituiscono espressioni di libera autonomia contrattuale delle parti interessate. Tuttavia, tali clausole non sono insindacabili, bensì, qualora ne sussistano i presupposti, sono suscettibili di revocatoria ai sensi dell'art. 2901 c.c. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. III ordinanza 6 novembre 2024, n. 28558.
Con la sentenza n. 841 del 1° ottobre 2024, la Corte di Appello di Salerno torna ad occuparsi del delicato tema dell’onere della prova nel contenzioso bancario. Ad avviso della Corte, incombe sul correntista - che propone l’azione di accertamento negativo del credito risultante dal saldo passivo del conto corrente bancario oppure di ripetizione dell’indebito con riferimento agli interessi, alle commissioni e alle spese corrisposti - l’onere di dimostrare i fatti costitutivi del proprio diritto, vale a dire la nullità di una o più clausole negoziali e l’avvenuta annotazione degli addebiti contestati, producendo il contratto e, in linea di principio, l’intera sequenza degli estratti conto dalla data di apertura a quella di chiusura del rapporto in contestazione.
Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Reggio Calabria, nella sentenza n. 1252 del 14 ottobre 2024, relativa all’istituto della pronta disponibilità in sanità, richiama l’ordinanza della Sezione Lavoro della Suprema Corte n. 27797 del 22 novembre 2017, che ha statuito che la pronta disponibilità costituisce una prestazione strumentale, accessoria e qualitativamente diversa dalla principale, e consiste in un obbligo, in capo al dipendente, di rendersi prontamente rintracciabile fuori dell’orario di lavoro in vista di un’eventuale prestazione. Qualora la prestazione sia poi richiesta, il lavoratore ha diritto ad un compenso strettamente connesso alla penosità del lavoro in turni, e agganciato all’effettiva erogazione del servizio. Lavoro straordinario e pronta disponibilità sono finalizzati a esigenze obbiettivamente diverse: il lavoro straordinario è ispirato alla logica del contenimento e alla funzionalizzazione delle prestazioni al determinarsi di insorgenti ed eccezionali esigenze aziendali; la pronta disponibilità è volta a organizzare servizi che normalmente non tollerano interruzioni.
L’obbligo di segnalazione a carico del notaio scatta in presenza di operazioni sospette e anomale in base ai parametri oggettivi o soggettivi indicati dal decreto antiriciclaggio e non presuppone che il notaio abbia acquisito e che comunque sia in possesso di indizi circa la provenienza del prezzo della compravendita da delitti di riciclaggio. Così ha stabilito la Cassazione civile con l’ordinanza n. 26880/2024.
Il Tribunale di Foggia, sentenza 15 ottobre 2024, n. 2386, ha accolto il ricorso per risarcimento danni avanzato dalla proprietaria di alcuni locali commerciali interessati dalla fuoriuscita di liquami in conseguenza dell’ostruzione di un pozzetto della rete fognaria. In particolare, l’attrice lamentava i danni subiti dalle pareti e dalla pavimentazione in granito dei locali, nonché quelli pretesi a titolo di indisponibilità degli stessi per otto mesi, con conseguente loro mancata locazione. Il giudice di merito, pur riconoscendo nella fattispecie la sussistenza di una responsabilità per danni da cose in custodia ex art. 2051 c.c., addebitabile in via solidale a carico della società concessionaria del servizio di gestione della rete fognaria e di quella appaltatrice obbligata alla manutenzione ordinaria della stessa rete, ha tuttavia rigettato l’ulteriore domanda di ristoro del danno da indisponibilità dei locali e da conseguente mancata locazione. La perdita di chance, secondo il Tribunale pugliese, non è infatti una mera aspettativa di fatto, ma una entità patrimoniale a sé stante, economicamente e giuridicamente suscettibile di autonoma valutazione, ed è risarcibile solo a condizione che il danneggiato dimostri (anche in via presuntiva, ma pur sempre sulla base di circostanze di fatto certe e puntualmente allegate) la sussistenza di un valido nesso causale tra il fatto e la ragionevole probabilità della verificazione futura del danno; il riferimento è al criterio prognostico basato sulle concrete e ragionevoli possibilità di risultati utili. Occorre, in sintesi, la prova, anche presuntiva, dell’esistenza di elementi oggettivi e certi da cui desumere, in termini di certezza o di elevata probabilità, e non di mera potenzialità, l’esistenza di un pregiudizio economicamente valutabile.
Con ordinanza del 4 novembre 2024, n. 28248, la Sezione lavoro della Corte di Cassazione ha accertato la legittimità di un licenziamento irrogato ad una dipendente per aver fatto timbrare il badge delle presenze ad un collega, attestando così falsamente e in maniera fraudolenta la propria presenza in ufficio.
L’accordo transattivo fiscale costituisce la principale novità del correttivo nell’ambito della composizione negoziata della crisi, istituto molto frenato nella pratica, nonostante gli indubbi vantaggi, dall’impossibilità dell’accesso alla transazione fiscale e contributiva e alla possibilità quindi di proporre anche agli enti fiscali e previdenziali un abbattimento o una rateizzazione del debito. Tale lacuna è stata colmata dall’art. 5 del Decreto correttivo n. 136/2024, che ha introdotto all’art. 23 del codice della crisi il comma 2 bis, che prevede un istituto affine alla transazione fiscale, con cui condivide l’oggetto e lo scopo di consentire di proporre, in deroga al principio dell’indisponibilità dei debiti fiscali, il pagamento ridotto o dilazionato dei debiti fiscali, pur se con alcune importanti differenze, come evidenziato dalla stessa intestazione della norma, che non parla di transazione fiscale, ma usa la diversa dicitura di “accordo transattivo”.